Bosco Di Scorace

Ultima modifica 20 luglio 2023

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Turismo

Ad una curva della strada provinciale n. 57 Buseto Palizzolo-Segesta è immediatamente visibile la sterminata distesa del Bosco Di Scorace (detto un tempo  Bosco D'Arcudaci),riferito prima ad un casale arabo e poi ad una baronia, era composto in origine esclusivamente da querce da sughero, la maggior parte delle quali sono state abbattute nel periodo post bellico: successivamente a cura del Corpo Forestale è stata intrapresa l’opera di rimboschimento privilegiando l’impianto di conifere ed eucalipto . 750 ettari di verde, bosco storico di Quercus suber in cui si trovano, pini, cipressi, lecci, querce massicce, cespugli di erbe aromatiche, fiorellini di campo, roveti carichi di more, e dove vivono conigli, lepri, istrici, ect. Dotato di parcheggi auto, aree interne attrezzate di panche tavoli rustici e posti cottura, giostre, altalene e scivoli dislocati negli spazi liberi per i bambini. Sentieri naturalistici che portano al laghetto collinare un vero paradiso dall’alto del quale è possibile ammirare Bruca. Dall’alto di questa collina, a 642 metri di altezza, si domina un panorama di rara suggestione. Bruca, frazione del Comune di Buseto Palizzolo, Segesta con il suo anfiteatro e il suo tempio si presentano sullo sfondo; a destra il notissimo colle di Pianto Romano su cui incombe la Montagna Grande ed, a sinistra, il monte Inici; chiudono lo scenario, a Nord, il monte Sparagio a mezza costa quasi del quale si arrocca il castello dei baroni di Bayda, e la visione del golfo di Castellammare. Scendendo a quota 620, a due Km verso levante, qui il panorama verso Buseto Palizzolo, è tutto diverso: ai piedi dello osservatore si estende una pianura circondata da colli ondeggianti; i colori estivi sembrano appartenere alla tavolozza di un pittore: i verdi dei vigneti, gli ocra scuri dei campi già falciati ed i gialli cromati di quelli da falciare, i verdi spenti e biaccosi degli oliveti e le macchie policrome che più o meno intense costellano il piano e corrispondono a case o ad antiche “masserie”, formano un quadro di intensa bellezza

Fonti : Vincenzo Adragna, Turismo Trapani


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